La liposuzione è una tecnica chirurgica che consiste nell'asportazione di parte del tessuto adiposo sottocutaneo attraverso una cannula aspiratrice. Si tratta di uno degli interventi di chirurgia plastica più richiesti. Si applica in molti casi per risolvere un problema di cellulite, ma anche per trattare il lipoma.
Procedura
La
liposuzione consente di eliminare porzioni di grasso tramite
aspirazione, con piccole incisioni di alcuni mm a cui segue
l'inserimento sottocutaneo nel tessuto di cannule. Per quanto riguarda
la grandezza del diametro delle cannule sono state utilizzate di varie
forme. L'aspirazione può avvenire con diversi strumenti: aspiratore, siringa
semplice da azionare manualmente. Inoltre esistono apparecchiature di
lipoaspirazione che, oltre ad aspirare, possono utilizzare ultrasuoni,
vibrazioni, getti d'acqua per meglio sciogliere i grassi. L'intervento
viene eseguito in day hospital, in anestesia
locale nel caso vengano aspirate poche decine di ml, oppure totale.
Alcune morti per questo tipo d'intervento negli anni passati sono
avvenute per embolia polmonare. La quantità di grasso asportata cambia a seconda dei casi. Si parla di
steataferesi quando si viene a superare i 10 litri; in tali casi occorre
seguire la persona anche i 2-3 giorni successivi all'intervento.
Altre tecniche
Esiste anche la liposuzione laser che consite nell'aspirazione (assistita) degli adipociti
mediante ordinaria cannula, dopo aver sciolto il grasso con
l'introduzione di un ago spesso 1 mm, senza incisioni con bisturi, che
emette un raggio laser di bassa potenza (nell'ordine dei μW)
i cui effetti non sono ancora stati studiati e che potrebbe danneggiare
le cellule del grasso creando pericolosi effetti domino. il laser
emette lunghezze d'onda realizzate appositamente per "colpire" le
cellule grasse ( 630nm – 680nm), dirette sulla zona interessata per una
durata variabile dai 10 ai 30 minuti.
In un numero più limitato di casi, a una liposuzione laser assistita
con tradizionale asportazione dell'adipe mediante cannule, è sostituita
una vera e propria liposuzione laser "a secco", per la quale l'adipe è
trasformato e in parte eliminato tramite le feci e le vie urinarie. Il
primo rischio è legato alla quantità di adipe che è liberata dal laser, e
che il corpo si trova a metabolizzare in una sola volta. Gli adipociti
diventano permeabili verso l'esterno e perdono progressivamente il loro
contenuto. Il grasso (sotto forma di trigliceridi) viene trasformato in
acidi grassi liberi, acqua e glicerolo. Gli acidi grassi liberi sono
utilizzati dall'organismo come energia, oppure sono riassorbiti dalle
altre cellule; l'acqua è usata e poi eliminata, invece il glicerolo
viene trasformato attraverso le funzioni metaboliche naturali, tra cui
la gluconeogenesi. La pelle colpita dal laser si contrae e produce
collagene ed elastina, in pazienti di età non avanzata in quantità tali
da rendere la pelle rassodata nella zona del trattamento. Secondo
l'opinione di altri chirurghi, l'intensità e la ripetizione del
trattamento laser possono provocare più di frequente abrasioni ed
ustioni della pelle, piuttosto che tonificarla.
A oggi la procedura più sicura è ancora quella eseguita tramite
strumento oscillante di tipo Microaire, che vanta il maggior numero di
studi scientifici e che permette di evitare, rispetto alla liposuzione
eseguita manualmente, l'effetto strappo, è noto infatti che solamente
attraverso uno strumento di tipo Microaire è possibile avere il
controllo totale dell'oscillazione che non avviene in quella manuale.